Il viaggio di «Frontiera» alla scoperta dei tanti volti della spiritualità al femminile presenti nella diocesi di Rieti parte delle Suore del Divino Amore: un punto di riferimento in città per l’istruzione dei più piccoli e per lo spirito di ospitalità. La scuola dell’infanzia opera in città da oltre 100 anni e garantisce un alto livello formativo sociale, culturale e religioso, insieme a un ampio supporto alle famiglie
Una presenza antica
Comincia a Montefiascone nel 1705 la storia delle Suore del Divino Amore, per opera del cardinale Marcantonio Barbarigo. Nella diocesi di Rieti le religiose sono invece presenti dal 1908, sempre chiamate alla promozione della persona, in qualunque stato si trovi, e alla salvaguardia della donna, dei ragazzi e bambini, specialmente se poveri.
Quattro sorelle
Oggi la comunità è composta da quattro sorelle: Maria Velith Flores (peruviana), Yovana Meza Cruz (peruviana), Teresa Discenza (italiana) e la superiora Luigina Visini (italiana). Una realtà eterogenea, basata sul rispetto reciproco, radicata e fondata sull’amore di Dio e verso l’essere umano, che ogni giorno cerca di investire sulla qualità della vita spirituale, cercando nel proprio carisma la risorsa per rinnovare il cammino personale e comunitario. Ogni sorella offre il suo lavoro per il benessere della comunità e delle persone, favorendo la crescita di ciascuno.
Lavoro e preghiera
La giornata è scandita dalla preghiera, con le lodi poco dopo la sveglia alle 6, seguite dalla Santa Messa. Fatta la colazione inizia la vita attiva. A metà pomeriggio, il lavoro si conclude e si torna alla preghiera, lasciando spazio anche a un po’ di ricreazione. Gli impegni sono molteplici e comprendono l’accoglienza di chi ha bisogno, l’ospitalità di chi passa e si ferma per pernottare e la scuola dell’infanzia. Le suore investono molte energie sull’educazione dei piccoli e il sostegno alle loro famiglie. Ad esempio con il servizio di doposcuola, che provvede al pranzo e accompagna anche lo studio e la formazione dei bambini che frequentano la scuola primaria statale nella vicina “Minervini”. Ad aiutare le suore, c’è il personale laico, al quale le religiose cercano di trasmettere uno spirito di familiarità e amore.
In parrocchia e in diocesi
Le religiose sono anche impegnate in parrocchia con la catechesi dei ragazzi, circa un centinaio, il sabato e la domenica mattina. Suor Luigina svolge anche il servizio di delegata dell’Usmi diocesana, che porta avanti insieme a padre Orazio Renzetti, vicario episcopale per la vita consacrata: «Tutto con gioia e semplicità, perché quanto viviamo ci rende molto felici».
In formazione permanente
La scelta di vita delle suore del Divino Amore inizia con un anno di postulato, poi due di noviziato e otto di professione semplice. Ai voti perpetui segue la formazione permanente, che l’istituto organizza ogni anno con incontri e assemblee di rinnovamento. Appuntamenti al momento impediti dalla pandemia, ai quali si rimedia con letture comunitarie orientate e documentazione da mandare alla casa generalizia. Un impegno che mantiene viva la formazione delle consacrate all’interno della Chiesa, e le aiuta a vivere con gioia, cercando di essere cellule vive e creative nel tessuto ecclesiale in cui sono inserite.
Nella Regola di Agostino
Nate nel 1705 dalla conversione di una pia casa di penitenti in congregazione, divenuta nel 1721 monastero di clausura, le suore emettono voti solenni seguendo la regola di sant’Agostino. Tornate alla vita attiva nel 1917, le religiose sono aggregate all’ordine agostiniano dal 1906. La congregazione fu approvata dalla Santa Sede nel 1918 e le sue costituzioni furono approvate il 1922. Oltre che in Italia, le suore sono presenti nelle Filippine e in Perù
Da «Frontiera» numero 15 del 23 aprile 2021.
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