Fondato a Lovere nel 1832 e oggi presente in tutto il mondo, l’Istituto delle Suore di Carità, dette di Maria Bambina, risponde ai molteplici bisogni dell’uomo di ogni tempo, attraverso le opere di misericordia. Nella diocesi di Rieti le religiose hanno casa a Canetra, dove vivono la propria missione curando i giovani attraverso la scuola e i centri estivi, ma anche portando la comunione ai malati e agli anziani
Presente a Canetra dal 1942, la comunità delle suore di Maria Bambina è oggi composta da tre suore, tutte italiane: Pietrina Carta, che insegna religione nella scuola dell’Infanzia e cura la biancheria della chiesa parrocchiale, Erina Negro che ha l’impegno della cucina e cura anche il giardino per dare un tocco “di bello” alla casa, e la superiora Jolanda Vecchio. «Svolgendo tali impegni cerchiamo di essere presenze serene e giose, per testimoniare con una vicinanza semplice l’amore di Gesù Redentore», spiegano le religiose.
Lavoro e preghiera
La loro giornata inizia con la preghiera di lodi alle ore 7, alla quale segue la preghiera di meditazione personale. Dopo inizia la vita quotidiana: accogliendo i bambini e visitando e portando la comunione ad anziani e malati: «Svolgendo il nostro servizio cerchiamo di essere delle presenze serene, gioiose, discrete, accoglienti verso tutti».
In parrocchia e in diocesi
In parrocchia, oltre a curare la biancheria che occorre per le celebrazioni, tutte le sere le suore pregano il Rosario con la comunità parrocchiale, prima della celebrazione Eucaristica che animano a turno. Inoltre collaborano anche all’organizzazione e allo svolgimento del Grest. Suor Jolanda, in alcuni tempi forti dell’anno liturgico, guida la lectio divina sia a Canetra che a Posta. «All’occorrenza – raccontano le suore – siamo anche di aiuto al parroco don Ferruccio Bellegante per l’animazione delle celebrazioni nelle parrocchie di Cittareale, Posta e relative frazioni». Jolanda è consigliera dell’Usmi diocesana.
La formazione
La formazione nell’Istituto inizia con un anno di orientamento, vissuto in una comunità per una conoscenza reciproca. Seguono un anno di postulato e uno di noviziato, dopo i quali si emette la professione temporanea a cui segue lo juniorato. Durante questo periodo, la suora svolge un servizio in comunità e continua a perfezionare e portare a termine i suoi studi biblici o professionali. Dopo quattro anni emette la professione perpetua. L’istituto segue le suore con vari corsi di formazione sulla spiritualità dell’istituto, di ecclesiologia e bibblici. Gli incontri si svolgono anche durante questo periodo di pandemia, in videoconferenza. Ogni settimana le suore vivono un incontro comunitario di formazione/informazione con ciò che ci viene inviato dal centro Tutto affinché quante si consacrano a questo istituto per un servizio di carità “siano vere figlie del Redentore.”
Due fondatrici
L’Istituto delle “Suore di carità delle sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa”, dette di “Maria Bambina”, è stato fondato il 21 novembre 1832 a Lovere sul lago d’Iseo, provincia di Bergamo, diocesi di Brescia, da Bartolomea Capitanio, alla quale si unisce Vincenza Gerosa che condivide molto il suo prodigarsi “per il bene dei prossimi.”
Da «Frontiera» numero 16 del 30 aprile 2021.
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