Dalla loro casa ai piedi di Colle Belvedere, questo gruppo di religiose prosegue l’opera iniziata da due grandi figure della Chiesa in favore dei fragili
Così il fondatore delle Piccole Discepole di Gesù, l’abate-parroco di Marino mons. Guglielmo Grassi (1868-1954), definiva il carisma della comunità religiosa da lui fondata, in una lettera indirizzata a un gruppo di novizie: «Abbiamo bisogno di gente semplice, che ami e si adatti al lavoro… vi chiamate Piccole non grandi, né brave. Anime semplici. Aggiungete alla professione dei voti l’umiltà e l’amore al lavoro e avrete una Piccola Discepola. Sapete infatti perché le Discepole si chiamano piccole? Non per la statura… ma si chiamano piccole spiritualmente».
Il nostro Istituto nacque l’8 giugno 1919, festa di Pentecoste, giorno in cui le prime quattro suore iniziarono a vivere in comunità sotto la guida di mons. Grassi nella parrocchia di San Barnaba a Marino, nei Castelli Romani.
La loro presenza a Rieti risale al 1928 per l’intuizione del venerabile Massimo Rinaldi, che in una sera d’inverno si era recato personalmente a Marino dal fondatore per chiedere, con insistenza, di avere le Piccole Discepole a Rieti. Le suore prestarono servizio in episcopio e nella casa del clero che il Rinaldi vi aveva voluto, per un periodo anche fra gli operai della Supertessile e poi nella colonia agricola Sant’Antonio che il santo vescovo volle realizzare a Campomoro per le orfane delle campagne e dei paesi della diocesi, le anziane, le ragazze madri: è l’istituto che i reatini chiamavano un tempo delle “malmaritate” e che oggi è l’Opera Massimo Rinaldi, l’edificio ai piedi del Colle Belvedere dove le Piccole Discepole di Gesù proseguono l’attività di assistenza materiale e spirituale.
Una comunità multietnica
Attualmente la comunità è formata da 12 religiose, di tre nazionalità: italiana, nigeriana e salvadoregna. Sono madre Elvira e le suore Maria, Rita, Augustina (la responsabile), Helen, Scholastica, Jacinta, Angela, Florence, Justina, Ines e Rosa-Elvira.
Con le anziane
Nei primi anni del 2000 si è dato corso alla realizzazione di una nuova struttura per continuare ad ospitare signore anziane, in ambienti più idonei e confortevoli, con l’impegno e desiderio a creare un maggior clima familiare nella semplicità di vita nei rapporti con le ospiti. Ora l’impegno apostolico principale a Rieti è l’assistenza alle anziane ospiti nei vari aspetti.
In parrocchia
Assieme al servizio nella casa di riposo e alla vita spirituale e formativa della comunità, le suore sono attive in parrocchia, collaborando a San Michele Arcangelo col parroco don Benedetto Falcetti, operando soprattutto nella catechesi e nella liturgia.
La formazione
Per formare le nuove leve, le Piccole Discepole propongono a una giovane un breve periodo di conoscenza in una comunità, a seguire due anni di postulato e due di noviziato, poi sei anni di voti temporanei, con scadenza annuale, prima della professione solenne. Per le suore c’è poi la formazione permanente, con incontri settimanali, ritiri mensili e corsi di formazione.
Grassi e Rinaldi
Ci fu una grande comunanza di intenti fra Guglielmo Grassi e il reatino Massimo Rinaldi: due pastori dalla grande sensibilità sociale. Insistente fu il vescovo di Rieti presso l’abate di Marino per avere nel capoluogo sabino la presenza delle istituzioni fondate dal Grassi: oltre alle suore, collaborarono a lungo con il Rinaldi anche i Discepoli di Gesù, laici consacrati che anticipavano l’intuizione degli istituti secolari, tra cui insigni protagonisti del movimento cattolico italiano come Zaccaria Negroni.
Da «Frontiera» numero 20 del 28 maggio 2021.
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