Francescane Missionarie di Gesù Bambino: la carità come movente unico

La carità come movente unico. Si può riassumere così il carisma delle religiose che da 21 anni operano a Greccio, all’ombra del santuario francescano del presepe.

Pace e bene! Il santuario francescano del presepe è un luogo di particolare grazia per la nostra famiglia religiosa, il cui carisma attinge al mistero dell’Incarnazione di Dio che «nascer volle Bambino per farsi amare e non temere». Oggi la fraternità è composta da quattro sorelle di nazionalità italiana: suor Angela Clara Vazzana; suor Maria Loreta Berardicurti; suor Maria Lauretana Liberatore; suor Barbara Di Felice.

La sapienza del Vangelo propone al nostro istituto la formazione come un “cammino per amare”, un itinerario che dura tutta la vita, in cui il nostro cuore è progressivamente conquistato e plasmato per poter accogliere e custodire l’alleanza con il Signore Gesù, che si è fatto Bambino per farsi amare e non temere. Un percorso in cui si apprende a guardare, amare e servire Gesù nel prossimo e il prossimo in Gesù, un percorso in cui ogni passo ha come movente la carità e lo Spirito, “onnipotente soffio”, che continuamente ci guida e ci ravviva.
Custodendo – come suore francescane missionarie di Gesù Bambino – il mistero dell’Incarnazione di Dio e della nascita di Gesù, siamo interessate, in modo tutto particolare, alla crescita umana e al rispetto di ogni persona, sotto ogni aspetto. Nell’azione formativa accogliamo con benevolenza e stima ogni persona, alla luce del mistero di Dio che la inabita. Con fede e discrezione, ci poniamo in ascolto di Dio presente nella vita e nella storia delle sorelle, per discernere insieme i suoi disegni nello svolgersi del cammino formativo e della vita quotidiana.

La nostra presenza è caratterizzata dal primato della preghiera e dal servizio di carità. La giornata si svolge con grande semplicità tra preghiera e servizio. Ciascuna ha i propri impegni: servizio al santuario, cura della casa, visita e comunione ai malati. Il pranzo è un momento importante per l’opportunità di stare insieme e parlare un po’. Ci ritroviamo alle 18 per il Rosario e per un tempo prolungato di Adorazione che concludiamo con il Vespro. Dopo cena ascoltiamo le notizie del Tg, stiamo un po’ insieme e concludiamo la giornata con la Compieta personale. In tutto ciò che facciamo, nel nostro servizio, negli incontri, nelle relazioni che viviamo, cerchiamo di vivere la carità di Betlemme, di testimoniare la vicinanza di Dio che, facendosi uomo, viene a condividere le nostre stesse prove, non lasciandoci mai soli. Dobbiamo desiderare «la Sua gloria e il bene delle anime», come ripeteva spesso la nostra madre fondatrice.

Siamo immerse nella natura e questo ci da’ la grazia di ammirare la grandezza e bellezza del Creatore in ogni istante! La nostra casa è spesso frequentata dalle suore del nostro istituto che vogliono trascorrere qualche giornata di preghiera, un tempo prolungato di ritiro e poter godere della grazia di questo luogo francescano a noi tanto caro.

La fondatrice
Le origini della congregazione risalgono al 1873, quando Barbara Micarelli (1845-1909), insieme a sua sorella Carmela e Caterina Vicentini, diede vita all’Aquila a una piccola comunità d’ispirazione francescana per l’educazione delle fanciulle e l’assistenza alle orfane, agli anziani e agli ammalati. Il 25 dicembre del 1879 la Micarelli ricevette a Roma il saio francescano ed emise la sua professione dei voti nelle mani del ministro generale dei Minori Francescani, padre Bernardino da Portogruaro. Nacque così ufficialmente la congregazione delle Terziarie Francescane di Gesù Bambino.

Da «Frontiera» numero 18 del 14 maggio 2021.

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